Pregiudizi sullo Psicologo

Pregiudizi sullo Psicologo…

…sfatiamo i 10 (e più) luoghi comuni!

1- Dallo Psicologo ci vanno i matti!

Rivolgersi ad uno Psicologo/Psicoterapeuta non significa essere “matti”, “pazzi” o “anormali”, ma, al contrario, è indice di una consapevolezza di un proprio malessere e del volersene prendere cura.

2- Io sono fatto così (e non posso cambiare)

“Pànta rhei “, ovvero, tutto scorre e nulla rimane fermo, è un aforisma che sicuramente vi sarà familiare. Infatti, noi siamo in continua evoluzione e cambiamento: non siamo quelli che eravamo cinque anni fa, non saremo come oggi tra dieci anni. Lo spazio per il cambiamento è costante e la Psicoterapia è l’ambito nel quale si lavora al fine di ottenere un cambiamento che aiuti la persona ad aumentare il benessere emotivo.

3- “Ah, sei Psicologo? Allora devo fare attenzione a cosa dico!”

Tranquilli! Dopo un decennio di studi (più chissà quanti altri di esperienza sul campo e di costanti aggiornamenti) nessuno di noi ha ricevuto in dotazione una sfera di cristallo per leggere nella vostra mente. Ricordatevelo la prossima volta che incontrerete, anche per caso, uno Psicologo.

4- Lo Psicologo costa troppo (ed è una spesa inutile)

In passato c’era la credenza che la Psicoterapia fosse un trattamento elitario, rivolto solo alle persone ricche e abbienti. Fortunatamente, oggi, le cose sono cambiate: l’attenzione al benessere psicologico è ormai presente in numerosi servizi sul territorio (Ospedali, scuole, cliniche private e ambulatori). Come ci si reca da qualsiasi altro professionista del settore medico, per la salute del corpo, andare dallo Psicoterapeuta non è meno importante: mente e corpo sono due facce della stessa medaglia, e l’approccio psicoterapico è il filo rosso che collega questi due aspetti che fanno parte di noi. Quanto al costo, come per tutte le altre cose del nostro quotidiano, anche per la Psicoterapia esistono diversi professionisti con diverse tariffe, che possono andare incontro alla disponibilità di spesa di ciascuno.

5- La Psicoterapia dura troppo

Una delle classiche domande che spesso ci vengono poste durante il primo colloquio è sulla durata del percorso terapeutico. Non esiste una risposta “standard”, ci possono essere dei percorsi terapeutici brevi oppure meno brevi, tutto dipende dalla problematica da affrontare, dalla costanza nella partecipazione alle sedute e alla motivazione presente nell’intraprendere un percorso terapeutico.

6- A cosa mi serve lo Psicologo se ho gli amici 

Avere una buona rete sociale è sicuramente essenziale per il mantenimento del proprio benessere. La figura dello Psicologo non è da comparare alla figura dell’amico, in quanto assume un ruolo completamente differente: noi, a seguito degli studi e della nostra continua formazione, siamo esperti del metodo e delle tecniche per aiutare le persone ad affrontare momenti di vita particolarmente difficili, non fornendo consigli, bensì degli strumenti sulla conoscenza di sé, con i quali lavorare, per ottenere un miglioramento e un maggior benessere psicologico.

7- Lo Psicologo mi darà dei farmaci (e non li voglio)

Nelle competenze dello Psicologo/Psicoterapeuta non è assolutamente prevista la prescrizione e/o somministrazione di farmaci. Per questo esiste una figura specifica che è quella dello Psichiatra, che è un Medico, tra le cui competenze c’è anche la possibilità di prescrivere cure farmacologiche.

8- In famiglia ho uno Psicologo, andrò da lui! (che è gratis) 

Il Codice Deontologico degli Psicologi vieta di intraprendere qualsiasi percorso di natura professionale con persone che facciano parte della propria rete parentale o con cui ci siano relazioni interpersonali significative. Questa limitazione è stata posta per evitare che un possibile intervento professionale su famigliari, amici o partner, possa risultare addirittura dannoso sia per il “paziente” che per il professionista, per via della presenza di rapporto di non estraneità.

9- Lo Psicologo racconterà a tutti i fatti miei

Lo Psicologo è tenuto alla riservatezza e al rispetto del segreto professionale, come citato dal Codice Deontologico degli Psicologi all’articolo 11.

e dulcis in fundo…

10- Andare dallo Psicologo? Ma se il primo matto è lui! 

C’è il diffuso luogo comune secondo il quale tutti gli Psicologi abbiano scelto questo percorso di studi in quanto fossero loro i primi ad avere problematiche psicologiche. Lo studio dei meccanismi della nostra mente è certamente una tematica affascinante che ha permesso a  molti Psicologi di comprendere meglio il proprio funzionamento. Inoltre, bisogna sapere che lo Psicologo/Psicoterapeuta effettua un percorso psicoterapico su se stesso al fine di sperimentare su di se l’esperienza della terapia e sciogliere eventuali criticità per essere maggiormente consapevole dei propri meccanismi, anche nei confronti della relazione terapeutica.

In pratica… robe da matti! 🙂